Reddito di Dignità 2023: la palla passa agli Ambiti Territoriali Sociali di Puglia. Questi infatti sono chiamati ora ad effettuare le istruttorie sulle migliaia di domande pervenute sul portale regionale cui termine di presentazione delle istanze era stato prorogato al 15.01.2024.
Rispetto alle precedenti edizioni, erogate nella modalità “a sportello” (ovvero “chi prima arriva, meglio alloggia”), nell’edizione 2023 del Reddito di Dignità, i Comuni, oltre ad effettuare i controlli sulle dichiarazioni rese dai cittadini, saranno chiamati ad elaborare delle graduatorie attribuendo dei punteggi variabili previsti dall’Avviso Pubblico della Regione Puglia (Valore ISEE, numerosità anagrafica, presenza di giovani coppie, presenza di disoccupati o di famiglie unipersonali) al fine di poter erogare agli aventi diritto la prestazione.
Nonostante la corposa dotazione finanziaria garantita dalla Regione Puglia per il RED 2023, gran parte delle istanze dei cittadini non saranno finanziabili, seppur ammissibili, e potranno essere indirizzate all’altra misura regionale Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL).