Sul caos interpretativo relativo alle cosiddette “Condizioni di svantaggio”, già discusse in questo articolo, si iniziano lentamente a porre dei punti fermi.
Appariva evidente sin dai primi intoppi interpretativi dell’AdI che l’analisi preliminare e la seguente “Presa in carico” del Reddito di Cittadinanza operata dai Comuni non rientrasse tra le casistiche definite dalla normativa e dunque non certificabile dal Servizi Sociali comunali ai fini della richiesta di Assegno di Inclusione. Tale evenienza ha creato non pochi problemi sui territori, con ex percettori di Reddito di Cittadinanza infuriati in quanto esclusi dalla nuova misura di inclusione e Servizi intasati da richieste di ogni tipo. Una prima interpretazione autentica è finalmente giunta.
Il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, nella sezione domande frequenti del proprio portale istituzionale, ha evidenziato come “Il protocollo e la data di avvio di un percorso di presa in carico presso i servizi sociali durante la fruizione del reddito di cittadinanza non rilevano di per sé per l’accesso all’Assegno di Inclusione e la segnalazione di componenti in condizioni di svantaggio. Più nel dettaglio, tra i potenziali beneficiari dell’Assegno di inclusione rientrano anche i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio, come definite dall’articolo 3, comma 5 del decreto ministeriale 13 dicembre 2023, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione“.
Una interpretazione valida a sgonfiare le ultime fioche speranze di tanti cittadini “esodati” dalla nuova misura entrata in vigore dal primo gennaio 2024.
E partirà proprio nei prossimi giorni la campagna di accertamento delle dichiarazioni rese all’INPS dai cittadini in sede di richiesta dell’Assegno di Inclusione, operazione che coinvolgerà ogni singolo Ente pubblico chiamato in causa nella sezione dell’istanza presentata. Sessanta giorni il termine fissato per gli Enti per le fasi di verifica.
Nuova carrellata di bocciature in vista?
[…] condizione in verità è completamente slegata, come detto, dai patti di inclusione operati dai servizi sociali comunali ai tempi del Reddito di Cittadinanza, […]