Dopo aver annunciato la nuova edizione della misura di inclusione sociale della Regione Puglia, il Reddito di Dignità 2023, abbiamo raccolto su queste pagine, in maniera schematica, quelle che sono le principali nozioni da conoscere, soprattutto al fine di demolire tutte le notizie erronee che nelle ultime ore stanno circolando soprattutto sui social ed in particolare sulle incompatibilità di Reddito di Dignità con altre prestazioni erogate dallo Stato. Animeremo questa pagina man mano che nuovi aggiornamenti saranno resi noti soprattutto in sede di attuazione della misura.

L’avviso si rivolge a cittadini/e di età compresa fra i 18 anni compiuti e i 65 anni non ancora compiuti in possesso dei seguenti requisiti:
•    ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità con riferimento al nucleo familiare che riporti:

  • un valore ISEE non superiore ad € 9.360,00;
  • un valore della componente patrimoniale immobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 30.000,00;
  • un valore della componente patrimoniale mobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 15.000,00.

Per le famiglie numerose (nuclei familiari di 5 componenti o più oppure genitore solo con almeno tre figli minori), ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità, che riporti:
•    un valore ISEE non superiore ad € 15.000,00;
•    un valore della componente patrimoniale immobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 30.000,00;
•    il valore della componente patrimoniale mobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 20.000,00.

Sono criteri premiali di valutazione:
•    la presenza nel nucleo familiare di immigrati,
•    la numerosità del nucleo familiare;
•    la presenza di disoccupati ultracinquantenni.
•    le giovani coppie conviventi
•    i nuclei familiari monopersonali 

  • SOLO AL MOMENTO DELLA PRESA IN CARICO, dunque dopo la pubblicazione delle graduatorie da parte degli Ambiti Territoriali Sociali, con riferimento al nucleo familiare:
    • ai sensi del combinato disposto dell’art. 7 comma 2 della L.R. 3/2016, dell’art. 10 commi 1 e 2 del R.R. 8/2016, dell’art. 8 comma 1 del R.R. 2/2018 e dell’A.D. 595/2018, nessun componente deve essere sottoscrittore di un Patto del ReD vigente nei precedenti 6 mesi (incluso quanto previsto dalla Del. G. R. n. 2077 del 13/12/2021 relativa alla sperimentazione del ReD nell’area penale minorile);
    • nessun componente deve essere titolare del Reddito di Cittadinanza di cui alla Legge 26 del 28 marzo 2019;
    • nessun componente deve essere titolare dell’Assegno di inclusione e/o del Supporto per la formazione e il lavoro di cui alla Legge 85 del 3 luglio 2023;
    • nessun componente deve essere titolare di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati previsti dal lgs. n. 22/2015;
    • nessun componente deve essere titolare del Reddito di Libertà di cui all’articolo 3, comma 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 dicembre 2020;
    • nessun componente deve essere titolare di quanto previsto nell’ambito del Programma operativo nazionale “lniziativa occupazione giovani” di cui alla Decisione di esecuzione C(2014) 4969 dell’11.7.2014 (cosiddetto “Garanzia Giovani − Youth Guarantee”);
    • Nessun componente deve essere titolare di altre forme di sostegno economico di integrazione al reddito erogate, con carattere di continuità, da parte dei servizi sociali territoriali (art. 102 del R. n. 4/2007 e ss.mm.ii.);
    • con riferimento al richiedente:
      • essere in possesso di capacità residue di autonomia sufficienti a svolgere le mansioni e le attività individuate nel Patto di inclusione sociale attiva;

Presentazione delle domande 
Le domande  possono essere presentate esclusivamente on line sulla piattaforma dedicata https://pugliasociale-spid.regione.puglia.it  a partire dalle ore 10:00 di martedì 5 dicembre 2023 e sino alle ore 14:00 del 5 gennaio 2024.

Per presentare la domanda, il/la cittadino/a deve essere in possesso di credenziali SPID, di livello 2 e una attestazione ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità alla data di generazione del “codice famiglia” senza omissioni o difformità. Le credenziali SPID devono essere intestate al titolare della domanda. 
Qualora il cittadino non sia in possesso di credenziali SPID è possibile delegare soggetti terzi, in possesso di credenziali SPID, autorizzati alla presentazione delle domande, fra cui: gli sportelli dei CAF e dei Patronati, convenzionati all’uopo con gli Ambiti territoriali, oppure gli sportelli di segretariato sociale degli Ambiti territoriali.  L’ISEE di riferimento, considerato l’accavallarsi della finestra della presentazione delle istanze tra il 2023 ed i primi giorni del 2024, è quello attestato nell’anno solare 2023 ed abbinato al Codice Famiglia. 

Non vigerà il presupposto del finanziamento delle Istanze in ordine cronologico. Gli Ambiti Territoriali elaboreranno delle graduatorie pubbliche attribuendo i punteggi previsti dal bando. 

L’indennità economica è pari ad € 500 mensili decorrenti dal primo giorno del mese successivo alla sottoscrizione del patto con gli Ambiti Territoriali Sociali. La prestazione è valida 12 mesi non prorogabili. L’erogazione è effettuata nella validazione e rendicontazione degli impegni e nel rispetto dell’obbligo di 57 ore mensili da svolgere negli impegni previsti nel Patto di Inclusione Sociale.

L’erogazione del contributo economico è effettuata su un codice IBAN di Conto Corrente o carta prepagata dotata di IBAN (non è ammesso il libretto postale, benché digitale) quantomeno cointestato con il beneficiario.

  1. frequenza di un tirocinio finalizzato all’inclusione sociale di cui all’art. 1, comma 2, della Legge Regionale del 10 novembre 2023, n. 26 “Nuova disciplina in materia di tirocini extracurriculari”, selezionato anche tra quelli disponibili nell’ambito del catalogo dei percorsi di attivazione per il ReD attivato in Puglia ai sensi della Del. G.R. 928/2016 e s.m.i.;
  2. frequenza di un progetto di sussidiarietà ai sensi di quanto previsto con la Del. G.R. n. 928/2016, selezionato anche tra quelli disponibili nell’ambito del già citato catalogo dei percorsi di attivazione per il ReD;
  3. frequenza di un lavoro di comunità concernente progetti di empowerment e cittadinanza attiva finalizzati all’inclusione sociale attivati direttamente dagli Ambiti territoriali, anche in collaborazione con Enti del Terzo Settore, ai sensi di quanto previsto dalla G.R. n. 972/2017;
  4. percorsi di formazione, addestramento ed alfabetizzazione di base finalizzati ad aumentare le competenze e le conoscenze dei soggetti ammessi alla misura nell’ottica di una loro migliore capacità di inclusione sociale ed anche di un possibile innalzamento del loro pronostico di occupabilità;
  5. altre azioni finalizzate all’inclusione sociale ed all’empowerment svolte dal soggetto ammesso alla misura, con il supporto di operatori specializzati individuati dall’Ambito territoriale, riferite, per esempio, ai seguenti ambiti tematici: orientamento al lavoro e formulazione di un proprio bilancio delle competenze, supporto alle competenze genitoriali e di cura dei minori, counselling psicosociale, supporto al miglioramento del grado di autonomia personale (soprattutto per soggetti con particolari forme di fragilità).

Tutte le attività sopra indicate potranno essere attivate anche in forma “mista” e modulare nell’ambito del Patto di inclusione sociale.

Le attività afferenti ai punti 1, 2 e 3 dell’elenco precedente devono prevedere una durata pari ad almeno il 50% del totale delle ore previste nel Patto di inclusione sottoscritto ed effettivamente svolte.

  1. Ammesso. L’Istanza formalmente è corretta e viene finanziata in quanto in posizione utile nella graduatoria formulata dall’Ambito Territoriale Sociale; 
  2. Ammesso e non Finanziato. L’istanza è formalmente corretta, ma in posizione non utile in graduatoria al fine del finanziamento delle attività prevedibili nel patto. In tal senso, il beneficiario ammesso e non finanziato potrà essere reindirizzato ai Centri per l’Impiego competenti per territorio ai fini della  eventuale ammissione al programma del Piano Attuativo Regionale del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL). 
  3. Esclusi. L’Istanza non è stata accettata per mancanza di requisiti. 

A cura di Alessio Pittari – Fondatore di FortezzeSociali